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Rassegna Stampa

Anziani. Ministero Salute: “Previsto stanziamento di oltre un miliardo di euro per i primi 2 anni”

In riferimento alle iniziative di competenza del Ministero della Salute, rappresento che molteplici risorse stanziate nell’ambito dei fondi Pnrr vengono assegnate per il finanziamento della telemedicina e dell’assistenza e cure domiciliari”. Così il ministro Schillaci rispondendo oggi in aula alla Camera all’interrogazione sul tema di Faraone (IV).

La risposta integrale del ministro Schillaci.

“Ringrazio gli interroganti perché mi consentono di illustrare, per gli aspetti di competenza del Ministero della Salute, l’odierno stato di attuazione della legge in materia di politiche in favore delle persone anziane. La legge approvata da questo Parlamento ha delegato il Governo ad adottare un decreto legislativo in materia di politiche per l’invecchiamento attivo, promozione dell’inclusione sociale, prevenzione della fragilità, in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti e in materia di politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e anziane non autosufficienti.

Lo schema del decreto legislativo, predisposto a seguito di un intenso lavoro coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero della Salute, in data 22 febbraio ultimo scorso è stato esaminato in sede di Conferenza unificata ai fini dell’acquisizione dell’intesa. Questa intesa non è stata raggiunta in quanto la Conferenza delle regioni e delle province autonome ha segnalato la necessità di dotare il provvedimento di ulteriori risorse finanziarie aggiuntive e strutturali e ha rilevato che la proposta di limitare la platea dei beneficiari delle misure previste dal Titolo II alle persone che abbiano compiuto 70 anni, come stabilito all’articolo 40, potrebbe comportare l’esclusione dall’assistenza delle persone non autosufficienti con età compresa fra i 65 e i 69 anni, non ancora a carico dei servizi attraverso il Fondo nazionale per le non autosufficienze.

L’ANCI, da parte sua, con ulteriori proposte emendative ha chiesto di rinviare la trattazione del provvedimento. Si è provveduto, pertanto, a convocare ulteriori incontri tecnici finalizzati ad affrontare tutti questi aspetti e ad esaminare le proposte. A tal riguardo, devo ricordare, come già annunciato dal Presidente del Consiglio dei ministri in seno al question time rivoltole in data 24 gennaio ultimo scorso, che lo schema di decreto legislativo in questione prevede lo stanziamento di oltre un miliardo di euro per i primi 2 anni.

Con specifico riferimento alle iniziative di competenza del Ministero della Salute, rappresento che molteplici risorse stanziate nell’ambito dei fondi PNRR vengono assegnate per il finanziamento della telemedicina e dell’assistenza e cure domiciliari. I servizi sanitari erogati in telemedicina, in particolare, si inseriscono nella corrente gestione sanitaria dei pazienti che accedono ai servizi diagnostici afferenti al proprio servizio sanitario regionale.

Ricordo, al riguardo, che gli investimenti infrastrutturali e sistemici hardware e software necessari per la telemedicina, per l’attività diagnostica domiciliare preventiva, nonché nei percorsi di assistenza domiciliare integrata sul paziente non autosufficiente, sono garantiti dai fondi PNRR, Missione 6. Questi fondi sono stati oggetto di un finanziamento aggiuntivo pari a 150 milioni di euro complessivi per il biennio 2024-2025. Inoltre, per quanto riguarda le cure domiciliari integrate, come disciplinato dall’articolo 29 dello schema di decreto legislativo, devo ricordare che queste si inseriscono nell’alveo del subinvestimento PNRR M6C1 I1.2.1, casa come primo luogo di cura (ADI), che ha ricevuto un finanziamento aggiuntivo pari a 250 milioni di euro.

In altri termini, evidenzio che i servizi diagnostici e di assistenza domiciliare sono di fatto correlati nel più ampio quadro della riforma dei servizi territoriali, per i quali la legge di bilancio 2022 ha già autorizzato la spesa di 328 milioni di euro per l’anno 2024, 591 milioni per l’anno 2025 e 1.015 milioni per l’anno 2026, a valere sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale”.

Fonte : Quotidiano sanità

Il Virus Respiratorio Sinciziale può danneggiare le cellule nervose. Ecco come

Lo studio, pubblicato sul Journal of Infectious Diseases, rivela come RSV possa infettare le cellule nervose e scatenare un’infiammazione che porta danni ai nervi

 

Una recente ricerca condotta dall’Università di Tulane ha portato alla luce una sorprendente scoperta sul Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), noto per essere una comune infezione nei bambini e negli anziani. Lo studio, pubblicato sul Journal of Infectious Diseases, rivela come RSV possa infettare le cellule nervose e scatenare un’infiammazione che porta danni ai nervi.

Da quando il virus è stato scoperto nel 1956, si pensava che infettasse esclusivamente le vie respiratorie. Tuttavia, questo studio dimostra che il Virus Respiratorio Sinciziale può penetrare nelle cellule nervose, fornendo un collegamento chiaro tra virus e sintomi neurologici segnalati nei bambini.

Precedenti rilevazioni avevano trovato tracce di RSV nel liquido spinale di bambini affetti da crisi epilettiche. Inoltre, il 40% dei bambini di età inferiore ai 2 anni risultati positivi al RSV ha mostrato segni di encefalopatia acuta, un danno cerebrale che può causare confusione, perdita di memoria o difficoltà cognitive.

La ricerca ha utilizzato colture nervose periferiche 3D coltivate a partire da cellule staminali e embrioni di ratto. Dopo aver scoperto che possono essere infettate dal RSV, i ricercatori hanno constatato che il virus induce il rilascio di chemochine – proteine che combattono le infezioni controllando le cellule immunitarie – e causa un’infiammazione significativa.

A bassi livelli di infezione da RSV, i nervi diventano iperreattivi alla stimolazione. A livelli più elevati, è stata osservata una progressiva degenerazione del nervo e un aumento della neurotossicità a causa dell’eccessiva infiammazione.

Lo studio ha anche scoperto che il RSV potrebbe entrare nel midollo spinale attraverso i nervi periferici nonostante non abbia la capacità di entrare direttamente nei neuroni spinali. Saranno necessarie ulteriori ricerche per esplorare questo meccanismo, ma i ricercatori teorizzano che, utilizzando i nervi periferici, il virus possa bypassare la barriera emato-encefalica ed entrare nel sistema nervoso centrale e infettare il cervello. Se confermato, ciò potrebbe segnalare un collegamento tra il RSV e altri disturbi neurologici o dello sviluppo.

“I risultati sottolineano gli impatti potenzialmente a lungo termine della malattia, così come l’importanza delle misure preventive quali i due vaccini RSV approvati dalla FDA nel 2023”, afferma il Dr. Giovanni Piedimonte, vice president for research and professor of pediatrics, biochemistry and molecular biology e professore di pediatria, biochimica e biologia molecolare alla Tulane University.

“Il nostro studio dimostra che non solo l’infiammazione indirettamente attiva i nervi, ma che il virus può penetrare direttamente in essi”, spiega Piedimonte. Questa iperreattività nervosa potrebbe spiegare perché i bambini che contraggono il RSV sono in seguito più propensi a sviluppare sintomi asmatici.

 

Fonte: doctor33.it 

Arrivano le prime linee guida europee per la diagnosi di Alzheimer: ecco cosa prevedono

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/59766/alzheimer-arrivano-le-prime-linee-guida-europee-per-la-diagnosi-ecco-cosa-prevedono

Introduzione:

Dopo anni di attesa, sono finalmente arrivate le prime linee guida europee per la diagnosi di Alzheimer. Le nuove raccomandazioni, pubblicate sulla rivista “The Lancet Neurology“, rappresentano una svolta nell’approccio diagnostico, focalizzandosi non sulla malattia in sé, ma sul paziente e i suoi sintomi.

Cosa prevedono le nuove linee guida:

  • Le linee guida si concentrano su cinque domini chiave:
    • Funzione cognitiva: valutazione della memoria, del linguaggio, delle capacità visuospaziali e di altre funzioni cognitive.
    • Attività quotidiane: valutazione della capacità di svolgere le normali attività quotidiane, come vestirsi, cucinare e fare la spesa.
    • Comportamento e umore: valutazione di eventuali cambiamenti nel comportamento o nell’umore, come ansia, depressione o aggressività.
    • Imaging cerebrale: utilizzo di tecniche di imaging come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia ad emissione di positroni (PET) per esaminare il cervello.
    • Biomarcatori: misurazione di specifici biomarcatori nel sangue o nel liquido cerebrospinale per identificare la presenza di Alzheimer.

Un approccio più olistico:

Le nuove linee guida sottolineano l’importanza di un approccio olistico alla diagnosi di Alzheimer, che tenga conto di tutti i fattori che possono contribuire alla malattia. Questo approccio dovrebbe includere la valutazione del paziente da parte di un team multidisciplinare di specialisti, tra cui neurologi, geriatri, psicologi e altri professionisti sanitari.

Un passo avanti importante:

Le nuove linee guida europee per la diagnosi di Alzheimer rappresentano un passo avanti importante nella lotta contro questa malattia devastante. Le raccomandazioni fornite aiuteranno i medici a diagnosticare l’Alzheimer in modo più accurato e precoce, consentendo ai pazienti di ricevere un trattamento tempestivo e di migliore qualità.

Conclusione:

L’arrivo delle prime linee guida europee per la diagnosi di Alzheimer è una notizia positiva per tutti coloro che sono colpiti da questa malattia. Le nuove raccomandazioni aiuteranno a migliorare la diagnosi e il trattamento dell’Alzheimer, offrendo speranza a pazienti e famiglie.

Per approfondire:

Medici, Schillaci: stipendi più alti e scudo penale tra gli obiettivi del Governo

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un’intervista a “Il Messaggero”, delinea i suoi obiettivi per il futuro della sanità italiana. Tra le priorità, aumenti di stipendio per i medici e l’introduzione di uno scudo penale per proteggerli da errori incolpevoli.

Stipendi più alti:

  • Schillaci ritiene che gli stipendi dei medici italiani siano troppo bassi rispetto ad altri Paesi europei.
  • Il Ministro annuncia un piano per aumentare gli stipendi del 10-20% nei prossimi anni.
  • L’obiettivo è rendere la professione medica più attrattiva e arginare la fuga di cervelli all’estero.

Scudo penale:

  • Schillaci vuole introdurre uno scudo penale per i medici che commettono errori incolpevoli.
  • Lo scopo è di tutelare i medici e di evitare che la paura di denunce li porti a praticare una medicina difensiva.
  • Il Ministro precisa che lo scudo penale non coprirà i casi di malasanità o di dolo.

Altre misure:

  • Schillaci annuncia anche altre misure per migliorare la sanità italiana, come:
    • Aumento del numero di posti letto negli ospedali
    • Potenziamento della medicina territoriale
    • Digitalizzazione del sistema sanitario

Reazioni:

  • Le proposte di Schillaci hanno ricevuto reazioni positive da parte dei sindacati dei medici.
  • Alcune critiche sono arrivate da chi teme che lo scudo penale possa portare ad un abbassamento del livello di attenzione dei medici.

Riferimenti:

AIFA, abolizione della nota 93: la nuova accessibilità di Buccolam nel Ssn

Una importante novità per i pazienti che necessitano di Buccolam, il farmaco a base di midazolam utilizzato per il trattamento di crisi convulsive acute prolungate in bambini e adolescenti. Con la determina AIFA pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la Nota 93 che limitava l’accesso al farmaco è stata abolita, rendendolo finalmente accessibile a tutti i pazienti del SSN.

Cosa significa per i pazienti?

  • Il Buccolam è ora prescrivibile a carico del SSN per le indicazioni terapeutiche previste, come da Piano Terapeutico (template) allegato alla determina.
  • I pazienti che necessitano di questo farmaco non dovranno più sostenere il costo intero della terapia.
  • L’accesso al Buccolam sarà più rapido e semplice, garantendo una migliore cura per i bambini e adolescenti che soffrono di crisi convulsive acute prolungate.

Quali sono le implicazioni per il Sistema Sanitario Nazionale?

  • L’abolizione della Nota 93 rappresenta un passo avanti importante per l’equità di accesso alle cure.
  • Il SSN si fa carico di un farmaco che può migliorare significativamente la qualità di vita di pazienti fragili.
  • La maggiore accessibilità al Buccolam potrebbe portare ad un aumento del suo utilizzo, con un conseguente impatto sul budget del SSN.

Riferimenti: